NewsVisite ginecologiche, l’importanza della periodicità a scopo preventivo

Visite ginecologiche, l’importanza della periodicità a scopo preventivo

Pubblicato il: 16 Marzo 2021 alle 20:54

Dalla dottoressa Laura Bruno, ginecologa dell'istituto Calabrese di Lecce, alcuni consigli validi per le donne di tutte le età: "Indagine ecografica almeno una volta l'anno".

LECCE – "Ogni donna avverte esigenze differenti, che variano in base all'età e alla particolare fase della vita, anche di coppia, che sta vivendo, in ogni caso è necessario sottoporsi periodicamente a visite di controllo ginecologico. E' il consiglio di base valido per tutte perché più i controlli avvengono con regolarità, maggiore diventa la prevenzione".

La dottoressa Laura Bruno, specializzata in Ginecologia ed Ostetricia, ha ambulatorio nell'Istituto Calabrese di Lecce: qui ogni mese incontra e visita un certo numero di donne di tutte le età. Ci sono le adolescenti accompagnate dalle mamme dopo la prima mestruazione, ci sono le donne desiderose di avere un figlio, quelle che non riescono ad averlo e temono ci sia un problema di infertilità, quelle che uno o più figli già li hanno e sono diventate zie e nonne, quelle che soffrono di endometriosi. I timori e le richieste sono differenti.

 

Dottoressa, c'è un'età giusta per prima visita ginecologica?

"L'età giusta dipende dall'esigenza di ogni donna. Va detto che sin dal menarca è possibile che le ragazze vadano incontro a diverse patologie. E' frequente che una ragazza che dopo il menarca voglia iniziare ad avere rapporti sessuali cominci a informarsi sulla pillola o su eventuali malattie che possono essere trasmesse durante i rapporti. Per questo motivo, la prevenzione inizia quasi da subito. E' importantissimo, ad esempio, il vaccino contro il papilloma virus, che si può somministrare già a partire dai 12 anni di età . Detto questo, è sempre l'età giusta per effettuare un controllo ginecologico".

Perché è importante fare il vaccino per papilloma virus?

"È fondamentale per la prevenzione del cancro della cervice uterina. È ormai certo che condizione necessaria per la comparsa del tumore del collo dell'utero è la presenza di alcuni ceppi di Papilloma virus. Dal 2017 abbiamo a disposizione un vaccino nonavalente che protegge da nove sierotipi capaci di indurre il cancro. Questo vaccino potrebbe prevenire circa il 90% dei tumori dipendenti da HPV.

Ovviamente, anche per le donne vaccinate è raccomandato lo screening per il tumore della cervice".

Ci sono limiti di età per questa tipologia di vaccino?

"Non c'è un vero e proprio limite massimo d'età per farlo, però ci sono dei limiti relativi l'offerta del sistema sanitario. Adesso, infatti, lo si può fare gratuitamente fino ai 26 anni. Ma anche una donna di 30 o 50 anni lo può fare, soprattutto se operata per una lesione grave del collo dell'utero; in questo caso infatti può essere prescritto".

Le visite ginecologiche sono importanti anche quando termina l'attività ovarica e cessano le mestruazioni?

"Una volta finite le mestruazioni, per le donne è ancora più importante la prevenzione attraverso visite ginecologiche, dato che non c'è una ritmicità che possa rilevare un campanello d'allarme.

La prevenzione del tumore all'ovaio va fatta, oltre che durante l'età fertile, anche dalla menopausa sino all'età senile, questo perché il cancro dell'ovaio è molto subdolo: la sintomatologia, purtroppo, si manifesta quando è già in atto qualcosa di importante".

Che tipo di controlli consiglia di eseguire e con quale frequenza?

"È molto importante fare un controllo una volta l'anno con indagine ecografica. Anche per la prevenzione del tumore dell'endometrio è molto importante il controllo ecografico in quanto, durante questo esame è possibile valutare lo spessore dell'endometrio, che è la mucosa che riveste le pareti della cavità interna dell'utero. Quando questi echi sono particolarmente spessi, echi che normalmente in menopausa devono essere lineari, significa che l'endometrio sta crescendo in modo anomalo. Si procede dunque a svolgere ulteriori indagini come l'isteroscopia: è importantissima per rilevare anche la presenza di polipi o di altre patologie endometriali".

Che differenza c'è tra tumore endometriale e endometriosi?

"Il tumore endometriale si sviluppa in corrispondenza dell'endometrio (quindi della mucosa che abbiamo detto riveste le pareti della cavità uterina), mentre endometriosi è una patologia che si riscontra all'interno dell'addome o sulle ovaie, ed è rappresentata dal moltiplicarsi di alcune cellule simili all'endometrio ma localizzate in modo anomalo all'esterno della cavità uterina. Queste cellule, rispondono come se fossero endometrio e sanguinano durante la mestruazione, provocando la formazione di quelle che vengono chiamate cisti cioccolato (cisti endometriosiche). L'endometriosi non è una patologia tumorale, ma a volte può comportarsi come tale per la capacità di diffondersi a diversi tessuti e organi della pelvi".

Ci sono altre forme di prevenzione in campo ginecologico?

"Sicuramente vi è una prevenzione relativa alle patologie sessualmente trasmesse: tutte le donne devono essere consapevoli che senza protezione possono andare incontro a infezioni importanti come l'infezione da clamidia o da micoplasma.

Si tratta di infezioni che possono provocare delle alterazioni a livello tubarico e compromettere anche possibilità di gravidanza".

E per la prevenzione di alcune patologie del pavimento pelvico?

"Incontinenza urinaria, urgenza minzionale, dolore pelvico cronico, vulvodinie , prolasso degli organi pelvici, algie o alterazioni perineali nel post-partum: sono diverse le patologie che possono insorgere per una disfunzione del pavimento pelvico, che è quella parte del nostro corpo che chiude in basso il bacino e che sostiene tutti gli organi pelvici. E' formata da un complesso sistema di muscoli, fasce, vasi sanguigni e terminazioni nervose. Quando si verificano alterazioni di questo sistema, avviene di conseguenza un'alterazione di organi come il retto, la vagina o la vescica e della loro normale funzione.Tutto ciò può provocare incontinenza sia da sforzo, che da urgenza, disfunzione di tipo sessuale, distocie durante il parto, alterazioni della sensibilità vulvare o altri tipi di patologie.

La prevenzione di queste forme di patologie e la cura avvengono tramite la riabilitazione del pavimento pelvico, che consiste nel recupero funzionale di questo sistema muscolare , così come si fa per altri distretti muscolari, avvalendosi di tecniche sia di chinesiterapia che di elettrostimolazione funzionale che si svolgono nel corso di una serie di sedute.

Da molto tempo mi dedico anche in questo campo della riabilitazione del pavimento pelvico che attualmente pratico presso l'Istituto dove è possibile eseguire tale terapia.

Queste tecniche sono molto importanti anche nel post-partum perché contribuiscono a rendere più tonico il pavimento pelvico sottoposto ad un lavoro particolare durante il parto e a evitare eventuali disfunzioni nel tempo".

Cos'è la colposcopia?

"È un'indagine di secondo livello, che è possibile fare anche qui da noi. L'esame si effettua in caso di esito anomalo del pap-test e consiste nell'osservare al microscopio il collo dell'utero e, successivamente, con reattivi particolari, evidenziare se ci sono o meno lesioni provocate dal papilloma virus. Inoltre è possibile eseguire una biopsia che permette l'esame istologico di eventuali lesioni . In base agli esiti riscontrati, ci sono dei protocolli da seguire".

In che modo è possibile affrontare la sterilità?

"Qui nell'istituto Calabrese svolgiamo controlli di primo livello. Eseguiamo ed indichiamo cioè le indagini necessarie per capire se ci siano o meno patologie della coppia. In base ai risultati si decide se continuare il percorso o inviare presso centri specializzati".

chevron-down